Agronomo Milano: gestire il verde

Gli orti urbani convengono?

11.11.2014 16:08

In passato le città erano circondate da immense campagne dove erano coltivati gli ortaggi che meglio beneficiavano delle condizioni climatiche del posto. Dunque se nel Sud melanzane, peperoni e pomodori erano gli ortaggi più coltivati, al Nord a prevalere erano verze, cavoli e radicchi.
Oggi, per via dell’elevata urbanizzazione le campagne attorno alle città sono quasi scomparse.

Eppure proprio nelle grandi città  pomodori, melanzane, zucchine, peperoni, fagiolini ed erbe aromatiche stanno attirando sempre più l’attenzione non solo degli appassionati, ma anche della pubblica amministrazione che sempre più spesso è chiamata a coordinare comitati e gruppi di cittadini desiderosi di realizzare nuovi orti in aree incolte, parchi, giardini di scuole e di aree verdi di pertinenza di strutture pubbliche e private.

Talvolta gli orti vogliono essere realizzati su balconi, terrazzi, tetti e addirittura pareti assumendo così forma “verticale”. Effettivamente con una gestione corretta è possibile ottenere buona parte degli ortaggi anche in spazi assai limitati come vasi e cassette.

Tra le capitali degli orti urbani c’è sicuramente Milano che negli ultimi tempi ha sviluppato moltissimi progetti di orticoltura urbana con grande successo.

Proprio a Milano ci sono alcuni visionari e imprenditori (tra cui Claudio Cristofani, architetto e gestore di 130 orti) che hanno fatto degli orti-giardini una vera e propria attività. Cristofani è il deus ex machina di un progetto in Via Chiodi a Milano, dove vengono affittati al costo di 360 euro l’anno IVA compresa per 75 mq di orto urbano a chi lo voglia coltivare. Con questa spesa si ha diritto all’acqua di falda sia come scorta intiepidita in un fusto da 300 litri per ogni orto che come erogazione al rubinetto (fornita sempre dall’organizzazione), negli orari prefissati in base alle stagioni.

Tuttavia, è importante ricordare come il numero di persone occupate in agricoltura siano da sempre un indice dello sviluppo economico e del benessere di un paese: più occupati in agricoltura ci sono più il paese è arretrato. Quindi è sbagliato pensare alla corsa alla orti in città come strategia di autosussistenza finalizzata esclusivamente alla produzione di cibo. Gli ortaggi su grande scala è bene che siano prodotti da operatori specializzati in terreni lontani da grandi fonti di inquinamento come le strade di grande traffico delle città. A questo bisogna aggiungere che tra le conquiste dell’uomo moderno c’è proprio quella di non essere più schiavi del lavoro necessario alla produzione di cibo.

Gli orti in città rappresentano comunque un enorme valore dove la produzione di cibo è sicuramente uno dei benefici secondari. Ben altri sono gli effetti positivi degli orti in città. L’orticoltura per mezzo della manipolazione con la terra, gli strumenti e le piante ha degli immensi effetti terapeutici (dimostrati dalla scienza) con grandi benefici per gran parte delle disabilità fisiche e mentali, nonché per la lotta alla depressione e allo stress che spesso affligge la vita in città. Gli orti urbani hanno un potenziale didattico che può guidare bambini, ragazzi e adulti attraverso la comprensione dei cicli biologici degli essere viventi e delle loro interazioni. A questo si aggiunge la possibilità di creare nuove relazioni e nuove forme di cooperazione e di cittadinanza attiva con grande vantaggio per il presidio del territorio comunale. Numerosi anche gli aspetti culturali che si possono sviluppare in un orto. Qualora un orto sia condotto con successo durante la stagione estiva può rappresentare una discreta integrazione con la spesa quotidiana

 

Quali sono gli aspetti tecnici che fanno un orto, un orto di successo?

Sono necessarie poche ma fondamentali indicazioni finalizzate ad evitare che l’improvvisazione possa condurre a comportamenti scorretti per la salute umana e l’ambiente, in particolare per mezzo dell'abuso di prodotti chimici quali concimi e prodotti fitosanitari.

Posizione e terreno

La posizione migliore è certamente in pieno sole, tuttavia anche aree in mezz’ombra e ombra possono dare risultati positivi se coltivate con le giuste specie. Il terreno deve essere lavorato almeno nei primi 40 cm e privato del pietrisco in eccesso. Fondamentale la presenza di un attacco per l’acqua. Il terreno può essere migliorato nel momento della lavorazione con l’aggiunta di stallatico e terricci. Per i terreni più difficili si può pensare a vasche rettangolari alte almeno 40-50 cm da posizionarsi sopra il terreno di partenza che andranno riempite con substrato più idoneo alla coltivazione.

Scelta delle varietà e semi

I semi possono essere acquistati in qualsiasi centro commerciale e negozio specializzato nelle apposite bustine che presentano per ogni ortaggio varietà appositamente selezionate per la coltivazione. In alcuni casi può essere utilizzata anche la semente prelevata dalla verdura consumata a casa (pomodori, melanzane, peperoni e peperoncini) con la consapevolezza che le piantine così ottenute avranno caratteristiche diverse dagli ortaggi da cui sono state ottenute. Per gran parte degli ortaggi è preferibile una semina in semenzaio (luogo protetto) alcune settimane (3-5) prima della messa a dimora per i primi caldi.

Una buona scelta del tipo di piante da mettere a dimora consente di avere l’orto sempre florido, anche in inverno dove verze, insalate e piante aromatiche possono dare ottimi risultati.

 

Concimazione

La concimazione si può effettuare all’inizio delle lavorazioni con materiale organico (stallatico soprattutto, ma anche compost) e completata con concimi granulari (urea, pollina) quando le piante presentano già un buon sviluppo vegetativo e le temperature sono almeno tiepide.

Antiparassitari

Gli orti in città per la vicinanza a persone e abitazioni è importante presenti il minor uso possibile di prodotti chimici. Una corretta gestione dell’orto consente di ridurre al minimo le probabilità di attacchi di parassiti. Insomma, verde rame, zolfo e anticrittogamici possono essere
tranquillamente banditi dall'orto in città.

Capitolati

È importante che ogni orto possa avere un regolamento snello ma efficace che eviti il più possibile il ricorso alle sostanze chimiche e in particolare suggerisca le operazioni da eseguire, ortaggio per ortaggio, per assicurare la buona riuscita del progetto.

Avvicendamenti e consociazioni

Gli avvicendamenti sono l’alternarsi delle colture sul medesimo spazio, mentre le consociazioni sono gli abbinamenti tra due o più ortaggi sullo stesso appezzamento di terra. L’avvicendamento tra leguminose e ortaggi particolarmente bisognosi di azoto (pomodori e zucchine) è sicuramente una pratica da consigliare così come le consociazioni con leguminose garantiscono una buona fertilità del terreno grazie alla capacità di fissare l’azoto attorno alle proprie radici.

 

Orti biologici

L’orto biologico è facilmente realizzabile in città. Con avvicendamenti e consociazioni ben studiate, unitamente a qualche accorgimento tecnico in più, è possibile realizzare raccolti di successo senza usare nemmeno un grammo di prodotto chimico. Gli antiparassitari possono essere sostituiti da prodotti fai da te ottenuti a partire da aglio ed erbe aromatiche che contengono principi attivi sgraditi a funghi e insetti. Come sempre, la parola d'ordine
per evitare malattie e insuccessi è la prevenzione.

Orti condivisi e gruppi di acquisto

Ogni orto può essere gestito e progettato con criteri diversi a seconda delle diverse esigenze. Gli appezzamenti più piccoli possono assolvere ad una funzione più estetica e di intrattenimento, mentre gli appezzamenti più grandi possono dare le soddisfazioni maggiori dal punto di vista della produttività, qualora siano scelte pochi ortaggi da coltivare su ampie superfici. In questi casi, un buon affiatamento tra le persone e la comprensione dei principi base dell’agronomia possono portare a una costruttiva suddivisione dei compiti per far diventare aree incolte veri e propri gioielli dell’orticoltura. Gli orti condivisi richiedono un buon coordinamento e il lavoro di squadra tra tutti i gestori degli orti diventando un ottimo punto di partenza per la costruzione di gruppi di acquisto capaci di reperire la frutta e la verdura (mancante nell'orto) da agricoltori professionali a basso costo.

Contatti

Andrea Bucci dottore agronomo a Milano, Monza, Pavia, Lodi, Bergamo e Brescia. Agronomo Milano.

bucci.agronomo@gmail.com

Via Boccaccio 2
Cesano Boscone (Milano)

Verifica della stabilità degli alberi (Visual tree assessment - VTA), programmazione di potature, abbattimenti e sostituzioni di alberi di alto fusto. Progettazione, gestione e idee per la manutenzione di giardini, terrazzi, alberi e tutte le classi di verde pubblico e privato. A Milano e provincia...ma non solo!


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